<Good_things_happen/> Welcome to Conference

Copyright @Valore Italia

speaker_info

About The Speaker

Aeden Russo

@_asayuna_

Noto come Asayuna, nasce a Napoli nel 2001. Diplomato in Grafica d’Arte all’Accademia di Belle Arti di Napoli, sta conseguendo il diploma di secondo livello in Multimedia. Nel dicembre 2022 ha preso parte al Premio Diego Donati a Perugia. Nel corso del 2023 ha esposto le sue opere a Napoli (La città negata), Roma (KALEIDOSKOPIO, 100 Artisti a Palazzo Fani), Cava de’ Tirreni (Scontro-Incontro di Corpi) e ha partecipato al concorso internazionale Dipingi i tuoi sogni di Martina Franca e alle collettive Concept, Perception, Sundaze Space Society (Roma) e ThetArte (Nola). A dicembre 2023 ha ricevuto il Premio Livorno Artistica (sez. Grafica) e ha esposto a Napoli (Venési Art); nel 2024 a Torino (Lux Tenebris), Ariccia (Caro Amore...), Alcamo (Catartica e Monocromo) e Londra (Future Stars), Catania (Call for Artists 5^ Edition) e Tuscania (100 Artisti a Palazzo Fani). Di prossima pubblicazione il libro Chi viene e chi va, con un’espansione in AR per animazioni 3D.

sanguigna, grafite, inchiostro e pigmento alimentare su carta
7 elementi, cm 60x40x2 ciascuno – 2024

Il cibo, come l’arte, possiede un grandissimo potere evocativo. Sapori, odori, sensazioni: tutto si riunisce in un’unica, complessa forma, che attinge al ricordo e la rende molto più di un semplice pasto. La tradizione vuole che il nostro amore si trasmetta come un consumato tomo di ricette scritte su carta ingiallita e logora. L’inchiostro che quasi scompare sotto strati di farina secca, macchie d’olio e gocce di essenza. L’amore è anche questo: passare dalle mani di una nonna al sorriso di una madre e dal rimprovero di una madre alla coscienza di un figlio. M.A.R.I.A. parla di una nonna che non ha mai smesso di cucinare per la sua famiglia, sempre con le mani in un impasto o in qualche intruglio magico. È la storia di una donna che assaggiava il latte nel pentolino bagnandosi il dito e che diceva una parolaccia solo quando non avevi fame. È il ricordo di chi ci ha dato tutto nonostante non avesse niente. Ode all’amore, all’arte della cucina, alla tradizione famigliare.