About The Speaker
Giuseppe Elefante
@bokiboki2
Nasce a Napoli nel 2001. Dopo la laurea in Scienze Politiche all’Università degli Studi di Napoli Federico II, conclusa con una tesi sulla propaganda politica nei fumetti, si è iscritto all’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove attualmente studia al biennio di Design della Comunicazione. Sin da giovanissimo, grazie alla lettura di “Topolino”, nutre passione per l’arte e i fumetti. Sviluppa negli anni un interesse anche per i videogiochi e l’animazione in seguito nello studio delle tecniche più recenti di modellazione e animazione in 3D. Parallelamente ai suoi studi, lavora da freelance come designer per i social media, collaborando con diverse aziende e organizzazioni per la creazione di contenuti e identità visive. Nel suo tempo libero si dedica alla lettura di romanzi di fantascienza e all’ascolto di musica classica. Le sue opere si concentrano principalmente su brevi storie autoconclusive dagli elementi autobiografici, realizzate in digitale e successivamente stampante su supporti non convenzionali.
stampa digitale su carta
cm 80×110 – 2024
L’opera celebra il legame profondo tra la tradizione artigianale del mulino e le persone che utilizzano la sua farina per creare prodotti genuini e nutrienti. L’illustrazione minimal guida l’osservatore attraverso il processo di produzione della farina. Dalla raccolta del grano nei campi dorati fino alla lavorazione nelle macine del Mulino Caputo, ogni fase è rappresentata con dettagli che esaltano la precisione e la passione degli artigiani locali. Il poster non si limita a mostrare la produzione della farina, ma racconta anche le storie delle persone che la utilizzano: panettieri, pasticceri e famiglie che trasformano questa farina in pane, dolci e altri prodotti. L’obiettivo è sensibilizzare la comunità sull’importanza di sostenere la produzione locale e preservare le tradizioni che costituiscono la nostra identità culturale. Con un design informativo, questo poster intende trasmettere la bellezza e il valore di un’arte antica che continua a vivere grazie al Mulino Caputo.